“The Bikeriders” è un film scritto e diretto da Jeff Nichols e distribuito in Italia da Universal Pictures, interpretato principalmente da: Jodie Comer (Kathy), Austin Butler (Benny) e Tom Hardy (Johnny).Il film è ispirato all’omonimo fotolibro del 1968 del fotografo Danny Lyon, che racconta le vicende del moto club degli Outlaws MC.

La storia parla di un gruppo di motociclisti del Midwest, i Vandals, e delle vite dei suoi membri. Nel corso di dieci anni, il gruppo, inizialmente un punto di incontro per gli outsider locali, si trasforma in una banda losca e pericolosa che influisce e minaccia lo stile di vita unico del nucleo originario.

“The Bikeriders” affronta temi come cambiamenti, libertà, passione, senso di famiglia e vendetta. I bikers sono considerati freaks nella vita “normale”, quindi cercano di fare parte di qualcosa per sentirsi inclusi. Il film esplora anche l’influenza dei giovani che cercano di emularli, portando conseguenze e disordini all’interno del gruppo originale, nel rispetto delle loro leggi interne.

I protagonisti vivono la vita al massimo, desiderando solo la libertà, e la moto rappresenta questo desiderio. Il film, simile a un documentario, mostra cosa significa essere un biker e far parte di un gruppo. I bikers si percepiscono diversi e scelgono di non conformarsi al prototipo del cittadino modello, vivendo fuori dagli schemi.

La trama affronta anche i cambiamenti e le trasformazioni del gruppo, dovuti all’espansione in diversi rami e all’arrivo di nuovi membri dopo la guerra del Vietnam. Questi nuovi arrivi portano idee e comportamenti in contrasto con quelli del gruppo originale, creando un’escalation che trasforma il gruppo in una vera gang, caratterizzata da violenza e mancanza di rispetto tra bande di bikers.

Per quanto riguarda le interpretazioni, ci siamo, ma mi sarei aspettato qualcosa di meglio, soprattutto da Austin Butler. Invece, Tom Hardy e Jodie Comer sono stati più convincenti.

La scelta di raccontare la storia sotto forma di intervista ha reso il film più lento, meno interessante e meno coinvolgente. Questo è dovuto anche al montaggio, che ha reso il tutto meno fluido e poco entusiasmante. Tuttavia, il film riesce a trasmettere la passione e il senso di appartenenza, perché ognuno di noi cerca il proprio luogo di appartenenza. I costumi e le scenografie mi sono piaciuti molto, riescono in maniera ottima a farti immergere in quel mondo.

Un film che tratta anche delle difficoltà nella vita di coppia in questo mondo: La relazione tra Benny e la sua Kathy è rappresentata ai limiti della tossicità, lei col tempo, non supporta più il mondo dei bikers e vuole uscirne, mentre lui è disposto a morire pur di non abbandonarlo. 

“The Bikeriders” riflette anche la società e i suoi cambiamenti, toccando temi come il rispetto reciproco, l’uso di nuove droghe e le imposizioni mentali e ideologiche politiche.

In conclusione posso dire che “The Bikeriders” è un buon film ma personalmente mi aspettavo qualcosa di più, sotto il punto di vista della passione e dell’adrenalina, dell’essere parte di un qualcosa di eccezionale e anticonformista.

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