“Le Iene” è un film del 1992 scritto, interpretato e diretto da Quentin Tarantino, al suo esordio alla regia di un lungometraggio. Il cast, composto da figure come Harvey Keitel, Michael Madsen, Tim Roth, Steve Buscemi, Chris Penn e Lawrence Tierney, è eccezionale. La trama si sviluppa attorno a un colpo andato male, con i membri della banda che si ritrovano in un magazzino abbandonato a caccia della talpa tra loro.

I dialoghi del film sono memorabili, spaziando dall’analisi di Madonna e le mance alle cameriere nella scena d’apertura, fino a un mix di linguaggio criminale, black humor e divertente. Le musiche eccezionali accompagnano momenti indelebili come la scena di violenza perpetrata da Mr. Blonde, che tortura un poliziotto ostaggio cavandogli un orecchio. 

Ogni personaggio ha un nome in codice basato su un colore, assegnato dal boss per proteggere la propria identità e quella degli altri. Questo sistema non solo salvaguarda la loro anonimità ma rispecchia anche le diverse personalità. Il montaggio è usato magistralmente, spiegando tramite i flashback il passato dei personaggi principali e come sono arrivati alla situazione attuale.

Tarantino si è ispirato a Stanley Kubrick e al suo film “Rapina a mano armata” del 1956 per l’uso dei flashback e la tecnica di montaggio. La violenza e il sangue nel film sono utilizzati più per intrattenere che per scioccare, intrecciandosi efficacemente con il tema della criminalità, che non risparmia nessuno. In molte scene, la violenza è suggerita più che mostrata, rendendo l’impatto ancora più potente attraverso l’uso dell’immaginazione e i suoni di sottofondo.

“Le Iene” non solo ha segnato l’inizio di una incredibile carriera cinematografica per Quentin Tarantino, ma ha anche definito un nuovo modo di fare cinema, combinando stile, narrazione e intrattenimento in uno degli esordi alla regia più importanti della storia del cinema.

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