Il film “Ghostbusters: Minaccia Glaciale” è un sequel dell’omonima saga, diretto da Gil Kenan e interpretato principalmente da Mckenna Grace, Paul Rudd, Carrie Coon e Finn Wolfhard.

Il film è ambientato durante una calda estate a New York, che viene colpita improvvisamente da una malvagia tempesta invernale con violenti ghiaccioli. Gli Acchiappafantasmi, operanti dalla loro storica caserma dei pompieri, sono l’ultima speranza contro questa minaccia. Avvalendosi di avanzate tecnologie sviluppate nel loro laboratorio segreto, sia i membri storici che i nuovi del team devono collaborare per prevenire una catastrofica nuova Era Glaciale.

“Ghostbusters – Minaccia Glaciale” tenta di conquistare il pubblico mescolando elementi di famiglia e colpendoti sul fattore nostalgia, ma purtroppo fallendo miseramente. Il cast, abbastanza in parte tra giovani, adulti e vecchie glorie dei capitoli precedenti, funziona bene, riuscendo a trasmettere il senso di una grande famiglia unita dall’insolito mestiere di cacciatori di fantasmi.

Esteticamente, i fantasmi non sono realizzati male, ma è nella trama che il film inizia a perdere colpi. L’introduzione della storia è forse troppo prevedibile e manca di originalità, un difetto che si trascina per la maggior parte della pellicola, la quale soffre di un evidente vuoto di contenuto. Il ritmo, alquanto lento, non aiuta a mantenere alta l’attenzione, e solo sporadicamente qualche spettro o il personaggio di Nadeem riescono a strappare un sorriso grazie a divertenti gag.

Il villain presenta un background potenzialmente intrigante, ma è solo superficialmente esplorato, e la sua presenza è limitata a poche scene verso il climax del film. Questo finale, precipitoso e privo di vera suspense, lascia lo spettatore con una sensazione di incompiutezza. Inoltre, il titolo “Ghostbusters – Minaccia Glaciale” sembra poco appropriato, visto che l’elemento di minaccia è quasi inesistente e tutto si risolve in maniera troppo affrettata.

In conclusione, “Ghostbusters – Minaccia Glaciale” si dimostra un film che pecca di sostanza, incapace di coinvolgere pienamente o di offrire un vero intrattenimento.

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