“Agatha All Along” è una miniserie televisiva statunitense ideata da Jac Schaeffer per il servizio streaming Disney +, basata sul personaggio di Agatha Harkness di Marvel Comics. Spin-off della miniserie televisiva “Wandavision”. Interpretata principalmente da: Kathryn Hahn (Agatha Harkness), Joe Locke (William Kaplan / Billy Maximoff), Debra Jo Rupp (Sharon Davis) e Aubrey Plaza (Rio Vidal / Morte).
Agatha Harkness, intrappolata da Wanda come la vicina Agnes, cerca di spezzare l’incantesimo con l’aiuto di un adolescente goth. Una volta libera, scopre di aver perso i suoi poteri e, insieme al ragazzo, riunisce una banda di maghi inesperti per affrontare una prova che potrebbe restituirle la magia.
“Agatha All Along” parte con un ritmo confuso e frenetico, disorientando lo spettatore riguardo agli eventi e ai personaggi. La protagonista si trova immersa in situazioni surreali senza apparente sorpresa, lasciando poco chiaro cosa sia reale e quale sia la sua connessione con Scarlet Witch o il suo passato da strega. L’inizio ci mostra Agatha come investigatrice, ma il tono cambia bruscamente senza spiegazioni, con una trama debole e una messa in scena poco incisiva. Ambientata tre anni dopo Wandavision, la serie non riesce a coinvolgere a fondo lo spettatore, presentando buchi narrativi e sceneggiature poco convincenti.
Andando avanti, tuttavia, la trama diventa più lineare e migliora leggermente con episodi più caratterizzati, come il quarto, ambientato negli anni ‘60. Qui, l’uso della fotografia e dei costumi, insieme alla musica e agli elementi magici, crea un’atmosfera più divertente e intrigante. Alcune scene più “horror” – come le streghe di Salem – sono esteticamente apprezzabili, ma la serie sembra evitare contenuti esplicitamente oscuri o terrificanti, un limite che probabilmente riflette le scelte stilistiche legate al pubblico Disney-Marvel.
Le relazioni tra i personaggi sono spesso incoerenti, con emozioni che oscillano rapidamente e rendono difficile affezionarsi alla loro evoluzione. Un esempio di confusione narrativa è il personaggio di Billy Maximoff, il cui legame con Scarlet Witch viene introdotto in modo poco chiaro e alterato nel corso della serie. Anche l’approfondimento sul personaggio di Lilia, che affronta il proprio passato e la gestione dei poteri, risulta confusionario, appesantito dai frequenti salti temporali.
La colonna sonora, in particolare il tema “Down Down the Witch’s Road”, risulta piacevole, e sul piano attoriale Kathryn Hahn si distingue come Agatha, mentre Aubrey Plaza si cala bene nel ruolo di Lady Morte, un personaggio nuovo e intrigante. Joe Locke, nei panni di Billy, non riesce a dare il massimo al personaggio, che resta interessante solo sulla carta.
Nell’ultimo episodio la serie riesce finalmente a dare qualche risposta e a chiarire parti del passato di Agatha, offrendo un miglior senso di coerenza.
Tuttavia, il continuo tira e molla emotivo tra i personaggi, le ambientazioni limitate e una scrittura a tratti carente fanno sì che “Agatha All Along” si posizioni sopra altre serie Marvel recenti come “She-Hulk” e “Ms. Marvel”, senza però emergere per veri meriti, quanto per la debolezza delle altre produzioni.

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