“The Holdovers” è una commedia non sempre facile da trovare in giro, perché galleggia tra il voler strappare una risata e, in alcuni frangenti, farti emozionare. Quindi, non punta solamente a farti ridere, ma ha anche l’intento di farti riflettere su alcuni aspetti della vita.

La storia è molto semplice: un professore (Paul Giamatti), una cuoca (Da’Vine Joy Randolph) e uno studente (Dominic Sessa) si ritrovano per varie vicissitudini a trascorrere il periodo delle vacanze di Natale del 1970 insieme, in un college del New England. La prima parte del film punta a mostrarci l’incompatibilità che c’è tra i tre, in particolare tra il professore e lo studente, mentre nella seconda parte si sviluppa un bellissimo rapporto grazie alle esperienze vissute insieme, nonostante le difficoltà, e ai racconti delle proprie vite private di ognuno di loro.

Paul Giamatti è semplicemente fantastico; ora si capiscono le nomination ricevute. È di un livello superiore, senza togliere nulla alle altre ottime interpretazioni, per carità, ma qui è stato veramente di un livello superiore.

Un film che fa un buon lavoro anche dal punto di vista tecnico: la regia risulta pulita e lineare al racconto, la scenografia rispecchia molto bene il periodo degli anni ’70, aiutata anche da una fotografia vintage. Man mano che si andava avanti con la storia, ho notato un interessante miglioramento nella sceneggiatura.

Mi ha sbalordito il cambio di passo che c’è stato dalla seconda metà in poi. Quindi, vi dico una cosa: non fatevi scoraggiare dalla prima metà che può risultare lenta e monotona, perché servirà poi da contraltare alla seconda metà.

Fai Girare📡