“Saw X”, decimo film della saga che si piazza tra il primo e secondo film nell’arco narrativo, diretto da Kevin Greutert. La storia narra di John Kramer (Tobin Bell), un uomo malato terminale a causa di un tumore al cervello, che cerca disperatamente una cura.

Dopo aver incontrato casualmente un altro malato guarito grazie a una cura sperimentale in Norvegia, Kramer decide di seguirne le tracce e si reca in Messico per sottoporsi alla stessa cura.

Tuttavia, si rende conto di essere stato truffato e decide di tornare a essere il vendicativo Jigsaw, pronto a punire coloro che ritiene meritevoli delle sue strazianti torture. 

I macchinari della tortura sono resi incredibilmente terrificanti e crudeli, con scene trattate in maniera idonea. John Kramer, il cui ruolo da protagonista tratta la delicata questione del cancro e del profitto delle società farmaceutiche, che ostacolano l’emergere di una cura definitiva.

Tuttavia, ci sarà un colpo di scena riguardante questo aspetto. La trama ruota attorno a questo tema e alla sua battaglia contro il cancro, con scene raccapriccianti che rendono il protagonista più cattivo che mai, superando ogni limite precedente.

In un certo senso, ti trovi a oscillare tra simpatia per il protagonista e compassione per le sue vittime, creando una tensione emotiva. La risoluzione finale del film, tipica dei film “Saw”, è ben realizzata e appagante.

Un decimo film approvato per una delle saghe più conosciute nel mondo dell’horror.

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