“MaXXXine” è il terzo e ultimo capitolo della trilogia “X”, scritto, montato, prodotto e diretto da Ti West e prodotto da A24. Il film è il sequel di “X: A Sexy Horror Story” e “Pearl”, entrambi diretti dallo stesso West. Interpretato principalmente da: Mia Goth (Maxine Minx), Elizabeth Debicki (Elizabeth Bender), Kevin Bacon (John Labat) e Giancarlo Esposito (Teddy Knight).

Maxine Minx, celebre interprete di film per adulti e aspirante attrice, riesce finalmente a ottenere la sua grande opportunità. Tuttavia, un enigmatico assassino inizia a perseguitare le star di Hollywood, e questa scia di sangue minaccia di svelare il suo oscuro passato.

Ambientato negli anni ’80, “MaXXXine” si inserisce nel filone del satanismo e della paura del diavolo, temi che all’epoca permeavano l’immaginario collettivo e il cinema horror. In questo contesto, il mondo del cinema diventa un terreno fertile per gli attori emergenti, alcuni dei quali provengono anche dal mondo del porno.

La storia di Maxine si sviluppa parallelamente a quella di “The Nightstalker”, con la protagonista che, alla fine, si ritrova a vivere un vero e proprio film horror nella vita reale. Le musiche sono state uno degli elementi che ho apprezzato maggiormente: si integrano perfettamente con le atmosfere e i contesti del film.

Il montaggio, a mio avviso, risulta un po’ frettoloso e rapido, con alcune scene che sembrano avere poca utilità ai fini narrativi. Tuttavia, la fotografia è molto funzionale al periodo: sgranata e ben leggibile, specialmente nelle sequenze notturne illuminate dai neon della città.

Hollywood viene rappresentata come un luogo oscuro, pieno di segreti e comandato da sette sataniche che influenzano l’industria artistica. Queste forze occulte hanno un tale potere da poter manipolare il mondo dello spettacolo a loro piacimento. Il film esplora anche il maschilismo dell’epoca, evidenziando come le donne fossero spesso oggetto di disprezzo, soprattutto da parte di chi considerava il porno un’oscenità, alimentato da un pensiero conservatore e strettamente legato alla religione cristiana.

Dal punto di vista registico, Ti West si conferma capace, anche se in questo capitolo non ci sono molte scene “horror” nel senso classico del termine. Tuttavia, quelle presenti sono ben girate, richiamando lo stile dei film horror anni ’80.

Mia Goth si distingue ancora una volta con una performance eccellente, concludendo la trilogia con grande talento. Tuttavia, il resto del cast non brilla altrettanto, con un’Elizabeth Debicki e un Giancarlo Esposito che svolgono il loro compito senza infamia né lode, mentre Kevin Bacon appare sottotono e quasi annoiato.

Il film è ricco di citazioni, da “Psycho” ai serial killer storici come “The Nightstalker”, e il concetto di “meta cinema” è utilizzato in modo interessante e ben realizzato.

“MaXXXine” conclude la trilogia “X” di Ti West con un horror meno visivo ma più concettuale. Cerca di affrontare temi importanti con serietà, ma nel farlo si discosta dai due film precedenti della saga, che preferivo per il loro approccio più diretto e coinvolgente.

In definitiva, non posso dire che il film mi sia dispiaciuto, soprattutto per il tentativo di proporre una riflessione sul peccato di Hollywood. Tuttavia, ritengo che non dia il meglio di sé e che i precedenti capitoli slasher fossero più efficaci nel creare tensione e coinvolgimento.

Fai Girare📡