“Joker: Folie à Deux” è un film scritto da Todd Phillips e Scott Silver e diretto da Todd Phillips. Il film è prodotto da Village Roadshow Pictures e interpretato principalmente da Joaquin Phoenix (Arthur Fleck / Joker), Lady Gaga (Harleen “Lee” Quinzel / Harley Quinn) e Brendan Gleeson (Jackie Sullivan).

Il comico fallito Arthur Fleck trova l’amore della sua vita, Harley Quinn, durante la sua permanenza all’Arkham State Hospital. Dopo essere stato liberato, i due intraprendono una turbolenta avventura romantica.

Le interpretazioni degli attori principali, Joaquin Phoenix e Lady Gaga, sono molto buone (anche se avrei preferito vedere Lady Gaga più nel parlato che nel canto), così come quelle dei personaggi secondari, come Brendan Gleeson. Ho notato un eccessivo uso di elementi cult del primo film, come musiche, frasi e altri rimandi, che sono stati riproposti in modo forse ridondante.

Tecnicamente, il film è molto valido, con una fotografia suggestiva che rende bene l’atmosfera claustrofobica della prigione. Tuttavia, alcuni aspetti della sceneggiatura non sono molto convincenti. Ad esempio, la fuga dei protagonisti: come è possibile che nessuno se ne accorga? Inoltre, il legame tra Harley Quinn e Joker è stato sviluppato in modo troppo frettoloso e superficiale. Due persone che si innamorano così rapidamente ha davvero senso? Le parti musicali, purtroppo, a mio parere rovinano il flusso narrativo, anche se alcune di esse sono apprezzabili soprattutto dal punto di vista della scenografia e della messa in scena; forse una loro riduzione avrebbe giovato al film.

La pellicola riprende molto il passato raccontato nel primo capitolo, esplorando il rapporto tra Joker e il suo desiderio di essere davvero se stesso, nonostante le conseguenze disastrose.

C’è una scena, in particolare, che non ha senso dal punto di vista registico: quella in cui Joker sposta la testa per creare un sorriso con il rossetto sul vetro mentre parla con Harley. Questo gesto è fatto per la telecamera, ma non ha coerenza narrativa poiché solo noi spettatori lo vediamo, non Harley, che invece dovrebbe essere la destinataria del gesto.

Molti elementi della sceneggiatura risultano poco logici. Se Joker è il criminale più pericoloso di Gotham, o persino a livello nazionale, capace di creare insurrezioni e caos, perché non è detenuto in una cella di massima sicurezza, con una sorveglianza costante? Questo aspetto si collega anche a una scena verso la fine del film che lascia altre perplessità.

Inoltre, viene data a Harley troppa libertà di movimento all’interno dell’istituto, cosa che non è credibile. Le parti musicali sono funzionali a comprendere meglio i pensieri di Arthur o la dinamica tra Joker e Quinn, ma avrei preferito una narrazione meno frammentata da questi momenti. Sarei stato curioso di assistere all’intero film senza questi momenti.

In definitiva, “Joker: Folie à Deux” mi ha convinto poco. Pur riconoscendo il talento degli attori, molte scelte narrative risultano forzate o incoerenti, e la componente musicale, seppur esteticamente interessante, interrompe il ritmo del film, che ho trovato ostacolato nello sviluppo della storia, impedendo al film di raggiungere un vero slancio.

Fai Girare📡