Il concetto di utilizzare i giochi per influenzare la mente della popolazione rimane costante nei cinque film della serie, con richiami all’antica Roma e a Battle Royale.

I personaggi di Lucretius “Lucky” Flickerman (interpretato da Jason Schwartzman) e Dr. Volumnia Gaul (interpretata da Viola Davis) sono ben sviluppati, così come l’ambientazione dei primi “Hunger Games”, con la sua atmosfera cupa e priva di tecnologia.

La regia si distingue nei momenti di combattimento e nei panorami, mostrando una Capitol City in stile anni ’50. Le canzoni, principalmente interpretate da Lucy Gray (Rachel Zegler), sono gradevoli ma forse un po’ troppo presenti.

Il personaggio di Snow è uno dei punti salienti, grazie alla buona interpretazione di Tom Blyth, anche se trattato in modo leggero e senza approfondire appieno le sue motivazioni e la sua evoluzione verso il potere in una società priva di morale ed empatia.

L’ho trovato al quanto lento, con una trama e una serie di dialoghi che non sono sempre riusciti ad ottenere il mio totale interesse. Deludente, ma non del tutto.

Fai Girare📡