Una serie TV che ottiene il mio plauso, a differenza di molte altre prodotte da Marvel che non hanno riscosso grande successo.

Ci viene narrato in modo approfondito il passato e il presente di Maya Lopez / Echo. Un passato tutt’altro che semplice, ricco di violenze e crimini di cui la nostra protagonista si macchia per riuscire a farsi spazio nella malavita. Durante il corso della serie, Echo subisce una metamorfosi e lotta per ritrovare e riabbracciare la sua vecchia famiglia, grazie a un piccolo aiuto “ultraterreno” che appare solo nei momenti di estremo bisogno.

È stato gratificante rivedere Kingpin (interpretato dall’ottimo Vincent D’onofrio) in versione supercattiva, carico di rabbia e violenza sanguinosa (proprio come in “Daredevil”).

Ho apprezzato il modo in cui hanno trattato la condizione di disabilità della protagonista, inserendo scene viste dalla sua prospettiva per farci entrare nel suo mondo. Un altro punto positivo è stato l’utilizzo delle diverse musiche native, molto appropriate e coerenti con i contesti.

La serie ha certamente dei punti deboli. Non mi ha convinto del tutto nelle varie scene di combattimento e ho notato dei cali narrativi soprattutto nella parte finale della sceneggiatura.

Detto ciò, non posso che lodare l’ultima produzione di Marvel, mentre attendo con grande interesse “Deadpool 3”.

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