“Barbarian” è un film del 2022 del genere horror che potete trovare attualmente su Netflix, sceneggiato e diretto da Zach Cregger (al suo debutto alla regia), interpretato da Georgina Campbell (Tess), Bill Skarsgård (Keith) e Justin Long (AJ Gilbride).

Due ragazzi Keith e Tess si ritrovano casualmente a dividere il solito soggiorno in una buona casa, ma dal quartiere abbandonato a sé stesso quasi post apocalittico, ad un certo punto i due scoprono unacantina con al suo interno un passaggio segreto misterioso, dove li condurrà verso un essere mostruoso non proprio amichevole e dal passato macabro.

“Barbarian” è un film diviso in due storie distinte che convergono solo verso il finale, un approccio che causa un costante abbassamento di patos. Una scelta che non mi fa impazzire, che sembra interrompere piuttosto che arricchire il ritmo narrativo.

La regia si mantiene su un livello piuttosto standard, senza particolari guizzi di creatività, e i dialoghi tendono a essere alle volte abbastanza banali. I temi trattati, potenzialmente importanti, sono relegati a mere funzioni di sfondo per i personaggi, e solo occasionalmente si legano agli eventi horror, in particolare in una scena verso il finale. L’incoerenza si riflette anche nei buchi di trama, come l’incomprensibile possibilità di affittare una casa già occupata.

La gestione dei personaggi lascia a desiderare: i problemi personali sono poco connessi alla trama principale, risultando spesso superflui. Anche il cast non brilla particolarmente, sebbene Georgina Campbell (Tess) spicchi rispetto ai colleghi Bill Skarsgård e Justin Long, offrendo una performance degna di nota.

La prevedibilità di alcuni sviluppi smorza la tensione, e il finale, con le sue risoluzioni affrettate, rappresenta probabilmente il punto più debole del film. La narrazione del mostro e del suo passato suscita interesse, ma il potenziale è mal gestito, in particolare nella trama madre-figlio/a, accennata solo superficialmente.

Il debutto di Zach Cregger mostra sprazzi di idee innovative, ma resta evidente la necessità di un approfondimento maggiore e di una maggiore coesione tra gli elementi della trama.“Barbarian” in definitiva, lascia un po’ a desiderare, ma essendo il primo film del regista esordiente si può solo che migliorare.

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