“Baby Reindeer” è una miniserie britannica creata, scritta e interpretata dallo scozzese Richard Gadd uscita su Netflix, con attori protagonisti lo stesso Richard Gadd (Donny Dunn), Nava Mau (Teri), Jessica Gunning (Martha) e Tom Goodman – Hill (Darrien O’Connor). Basata sulle esperienze di vita dello stesso Gadd, stalkerato e aggredito sessualmente quando aveva vent’anni, la serie racconta la strana relazione tra il comico fallito Donny Dunn e la sua stalker, Martha, mostrando l’impatto che tutto ciò ha su di lui quando deve affrontare traumi da tempo dimenticati.

“Baby Reindeer” è una serie tv dal forte impatto emotivo e costruita sulla complessità dei suoi personaggi. Basata su una storia vera, la serie narra le vicende dell’attore che interpreta il protagonista, il quale è effettivamente la vittima di questi eventi nella vita reale. Questo aspetto aggiunge un livello di autenticità e intensità di rara portata.

La stalker seriale, viene descritta come manipolatrice, disturbata e ossessionata, capace di trasformare le situazioni a suo vantaggio. La sua presenza è un vortice di disagio persistente, che si intensifica con la rivelazione del suo torbido passato.

Il protagonista, pur conoscendo la pericolosità della donna, è spinto dalla curiosità. Questa connessione ambivalente lo porta a cercare del buono in lei, nonostante le continue molestie, anche di natura sessuale, che subisce, riportando così alla luce un passato veramente terribile, segnato da abusi sessuali e dipendenze.

La serie fa un ottimo lavoro nel mostrare le difficoltà di denunciare uno stalker e l’inefficacia dell’aiuto fornito dalle autorità. L’interpretazione degli attori è più che buona, in particolare quella di Jessica Gunning nei panni della stalker, la cui performance è così convincente da spingere gli spettatori tra momenti di empatia e profondo disgusto.

“Baby Reindeer” è un’opera che tormenta e angoscia, trasmettendo un turbinio di emozioni che persiste ben oltre la visione degli episodi. Una serie che non solo intrattiene, ma spinge alla riflessione su temi difficili e spesso ignorati. Un viaggio emotivamente profondo, capace di scuotere la coscienza dello spettatore.

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