La quarta stagione della serie televisiva“The Boys”, composta da 8 episodi ideati da Eric Kripke per la piattaforma Amazon Prime, basata sull’omonimo fumetto creato da Garth Ennis e Darick Robertson. Interpretata principalmente da: Karl Urban (William “Billy” Butcher), Jack Quaid (Hughie Campbell), Antony Starr (John Gillman / Patriota) e Erin Moriarty (Annie January / Starlight).

Billy Butcher, con solo pochi mesi di vita rimasti, ha perso sia il figlio di Becca che il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è esausto delle sue menzogne. La posta in gioco sarà più alta del solito e dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo prima che sia troppo tardi.

“The Boys” continua a distinguersi per i suoi giochi di potere, con i super che aspirano a salire al comando fino a governare la Casa Bianca. Il cast, nel complesso, offre interpretazioni convincenti che rendono la serie avvincente. I combattimenti sono cruenti e crudi, perfettamente in linea con lo stile inconfondibile di “The Boys”.

La serie rimane fedele al suo tono irriverente e provocatorio, con un linguaggio forte e ricco di perversioni, tanto mentali quanto fisiche, che riescono ad essere divertenti e inquietanti allo stesso tempo. Uno degli aspetti più intriganti è il discorso sociale, specialmente riguardo alla società americana. Homelander (Patriota) affronta problemi esistenziali, incapace di trovare nuovi stimoli perché ha già raggiunto l’apice del potere.

Il nuovo personaggio, Sister Sage, si distingue per la sua grande intelligenza, offrendo a Homelander lo stimolo e la franchezza di cui aveva bisogno. La trama si sviluppa con costruzioni e risoluzioni interessanti, intrecciando diverse storie in modo consono.

La comparsa di Will Ferrell e la partecipazione di Jeffrey Dean Morgan (famoso per il ruolo di Negan in “The Walking Dead”) sono state molto gradite. Homelander mostra una sorta di crisi di mezza età, mentre gli Stati Uniti si presentano fortemente divisi tra i sostenitori estremisti dello stesso e i moderati sostenitori di Starlight. Questa divisione politica è rappresentata in modo efficace e affascinante.

La serie rimane brutalmente violenta come le stagioni precedenti, con effetti speciali e scene forti, arricchite da gag divertenti. La Vought continua a manipolare la popolazione per indirizzarla verso una guerra civile simulata, rendendo il tutto ancora più teso.

Homelander appare paradossalmente più permissivo e flessibile, perdendo leggermente quella paura che incuteva nelle stagioni precedenti a causa di un cambiamento nella sua personalità. Personalmente, preferivo il vecchio Homelander.

Interessanti sono anche i riferimenti cinematografici, come quelli a “X-Men – Giorni di un futuro passato” e “Fight Club”. Il paese è allo sfacelo, con gli Stati Uniti non più uniti e i super della Vought, guidati da Patriota, che mirano a governare con una dittatura feroce, percependo gli umani come inferiori, in una dinamica che ricorda il nazismo.

Billy Butcher appare quasi alla fine del suo percorso, malato e tormentato dai fantasmi del passato, ma determinato a mantenere la promessa fatta a Becca di proteggere e crescere suo figlio Ryan.

“The Boys” si conferma una serie provocatoria e intensa, capace di mescolare azione, satira sociale e politica in modo unico, offrendo allo stesso tempo momenti di riflessione e di puro intrattenimento. Nonostante qualche cambiamento nei personaggi, la serie continua a mantenere alta la qualità, confermandosi come una delle migliori degli ultimi anni.

The Boys 1
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