“Imaginary” è un film uscito nel 2024 del genere horror diretto da Jeff Wadlow, prodotto da Blumhouse Productions e interpretato da DeWanda Wise (Jessica), Taegen Burns (Taylor), Tom Payne (Max) e Pyper Brown (Alice).
Jessica si trasferisce nella sua casa d’infanzia con la famiglia, dove la figlia Alice forma un legame molto stretto con un orsetto di peluche chiamato Teddy. Alice comincia a giocare con il pupazzo e le loro interazioni diventano sempre più inquietanti e pericolose. Jessica interviene e scopre che c’è molto più di quanto potesse immaginare, riportando al presente anche il proprio passato.
“Imaginary” è un film dalla narrazione ripetitiva in alcune scene (soprattutto fino alla metà). Il momento in cui viene rivelato che l’orsacchiotto esiste solo nell’immaginazione di Jessica e della bambina è abbastanza interessante. Questa scena, insieme a certi jump scare, riesce a catturare l’attenzione ma solo per pochi attimi. La storia esplora temi legati alle malattie mentali e all’immaginazione dei bambini, in particolare quelli che hanno subito traumi come abusi e violenze in tenera età, un tema tanto importante quanto trattato male e con superficialità.
La voce fuori campo di Teddy risulta fastidiosa, appiattendo la tensione appena accennata. Il mostro è un personaggio che appare e scompare senza spiegazioni chiare sul suo scopo o origine, e la direzione che impone alla bambina lascia molti interrogativi.
Le performance attoriali sono mediocri; spesso gli attori sembrano fuori luogo e poco credibili nei loro ruoli. I personaggi secondari fanno rivelazioni senza prove concrete, contribuendo a una trama confusa. I dialoghi sono a volte strani e fuori contesto, e molti colpi di scena risultano prevedibili.
L’orso mostruoso è esteticamente poco convincente e il finale offre una soluzione rapida e priva di senso per sfuggire all’incubo. La tensione e gli inseguimenti nel secondo finale sono quasi inesistenti, creando un’assenza di climax. Il doppio finale è superfluo e ripetitivo.
La spiegazione di come la bambina capisca che il fuoco possa uccidere il mostro non è evidente. Il film, che all’inizio riesce a mantenere un minimo di interesse, cala drasticamente nella seconda metà, perdendo qualsiasi elemento di paura o tensione. Numerosi personaggi appaiono e scompaiono senza contribuire significativamente alla storia, rendendo il film dispersivo e poco coeso.
“Imaginary” è un altro horror di bassa lega, dal quale si salva poco o nulla, forse solo una regia che sembra esserci e impegnarsi un minimo; per il resto, il film non riesce in alcun intento positivo.

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